I maestri

ANGELO BORTOLO SORTI

Angelo Bortolo Sorti, nasce ad Albegno il 19 aprile del 1905 da una famiglia di contadini. Il papà Martino, ottimo suonatore di “Ottoni” in varie bande della bergamasca, insegna a tutti i figli l’arte della musica e subito Angelo si rivela il più portato ed il più appassionato. Impara a suonare tutti gli strumenti ad orientamento bandistico ed inizia la sua carriera di musicista, suonando il bombardino nella banda di Albegno. Nel maggio del 1925 è chiamato a prestare servizio di leva presso il Battaglione Ferrovieri Treviso di Torino, dove viene inserito nella fanfara militare. Vista la sua particolare bravura, gli viene proposta la carriera militare all’interno della fanfara stessa, ma su insistenza della madre rifiuta questa opportunità. Nel settembre del 1926 riceve l’incarico di maestro della neonata banda di Curnasco dal fondatore Pietro Locatelli. Angelo, coadiuvato da altri musicanti, si mette subito al lavoro, organizzando e gestendo la scuola allievi e le prove degli effettivi. I risultati del suo impegno non tardano ad arrivare. Nel giro di pochi anni la banda si rafforza annoverando tra le sue fila nuovi musicanti e nuovi strumenti. Nel 1931 Angelo, ancora su richiesta di Pietro Locatelli, riesce in soli tre giorni di prove intensive a preparare il Corpo Musicale di Vedeseta ad accogliere degnamente il Cardinale Schuster in visita alla parrocchia di Vedeseta stessa. Durante il periodo del fascio, viene incaricato dal Generale Resmini di dirigere la Fanfara dei Giovani Fascisti di Bergamo in un concorso nazionale per bande che si tiene a Roma. Angelo con caparbietà e pazienza riesce a preparare alla perfezione i musicanti, tanto da riuscire a vincere il primo premio a questo concorso. Nell’aprile del 1936, per problemi di salute, lascia la bacchetta di maestro della banda di Curnasco a Pietro Ciceri. La passione per la musica è veramente tanta e sino alla morte, avvenuta il 25 settembre del 1964, insegna a moltissimi ragazzi a suonare la tromba, il basso tuba, il clarino ed il sax. Questi strumenti non hanno certo più segreti per un uomo di musica come lui.

PIETRO CICERI

Il Maestro Pietro Ciceri inizia la sua carriera nell’aprile del 1936, dirigendo proprio la banda di Curnasco. Il parroco Don Stefano Personeni incarica Zenone Poli, uno dei fabbriceri, di andarlo a prendere con il calesse tutti i venerdì sera in occasione delle prove della banda. A prove ultimate viene ospitato nella casa parrocchiale per poi essere riaccompagnato il sabato mattina presso la sua abitazione in Bergamo. La sua direzione alla Banda di Curnasco dura però poco, poichè nel luglio del 1937 quest’ultima viene sciolta dal parroco. Passa quindi a dirigere il Corpo Musicale di Fiorano e da li arriva nel 1946 alla guida della banda d’Albegno. E’ un intenso lavoro di direzione quello che svolge il maestro Ciceri che contemporaneamente guida l’Associazione Musicale di San Pellegrino Terme, il Corpo Musicale di Stezzano e la Banda Alpina di Trescore. Negli anni 1950-1952 svolge l’incarico di Maestro della Banda Cittadina di Gazzaniga. Nel 1952 lascia le bande bergamasche, per trasferirsi a Como per motivi di lavoro.

CAV. GIUSEPPE COLOMBO “BEPO”

Giuseppe Colombo, figlio di Luigi Colombo e Angela Zanchi nasce il 4 agosto del 1915, settimo di quattordici figli. Lo zio Zanchi Agostino, quando Giuseppe non ha ancora dieci anni, lo vorrebbe mandare a scuola di mandolino, ma la madre, considerato il fatto che nemmeno gli altri fratelli hanno avuto l’opportunità di studiare musica, decide che Giuseppe non deve seguire questa strada. Ma a quanto pare è proprio destino che Giuseppe, la strada della musica prima o poi la deve incontrare. Così arriva il 1926, quando il gruppo di musicanti della neonata Banda di Curnasco, capeggiati dal fondatore Pietro Locatelli, organizza la prima scuola ad orientamento bandistico. Diciamo pure che è una scuola un po’ alla buona, infatti, sono gli stessi musicanti che insegnano alle nuove leve il solfeggio e la tecnica dello strumento. Giuseppe inizia con il Genis, recandosi in bicicletta tutti i giorni a Dalcio a seguire le lezioni da Previtali Angelo. Ma subito c’è l’esigenza di avere un clarinettista e così cambia “maestro”. Con il nuovo strumento viene ora seguito da Nazario Ferrari. Ovviamente queste persone non sono certo professori e quindi riescono ad insegnargli solamente le basi del solfeggio e dello strumento, ma Giuseppe è veramente appassionato e poi in inverno c’è parecchio tempo per studiare, visto che nei campi in questa stagione c’è poco da fare. Insomma in breve tempo impara a suonare piuttosto bene il clarinetto, tanto che nel 1928, appena entrato a pieno diritto nell’organico della Banda, gli vengono subito consegnate le parti di Primo Clarino. Nell’aprile del ’36 parte per il servizio di leva, destinazione Piacenza nel Genio Militare, dove viene selezionato per essere inserito nella fanfara della sua Brigata. E’ proprio durante questo periodo che ha la possibilità di approfondire le sue conoscenze musicali, imparando la lettura della musica in differenti chiavi e la tecnica di nuovi strumenti, quali il Basso e il Bombardino. Una volta tornato dal servizio di leva, nel settembre del ’37, viene inserito nella Fanfara dei Giovani Fascisti, dove suona il bombardino ed in molte occasioni la dirige nei servizi in marcia. Per l’arrivo di Hitler a Roma nel 1939, viene richiesta ad ogni provincia una Fanfara di 75 elementi. Anche in questa occasione il Bepo viene selezionato ed alla fine di tutte le prove in marcia che si svolgono a San Pellegrino, è lui stesso che comanda la Fanfara al posto del Maresciallo. Inoltre, viene incaricato della trascrizione a mano dei 75 libretti delle marce per tutti i componenti della Fanfara. Con i soldi ricavati da quest’ultimo servizio, il padre riesce ad acquistare due maiali che servono per il sostentamento della numerosa famiglia. Durante la guerra viene richiamato in servizio a Piacenza dove viene di nuovo inserito nella Fanfara Militare, che due volte la settimana esegue dei concerti in piazza per allietare le ore dei militari in partenza per il fronte. Una volta tornato dalla guerra, si prefigge l’intento di rifondare la Banda di Curnasco, che è stata sciolta per mancanza di fondi nel 1937. Dopo un consulto con il Parroco Don Stefano Personeni, che gli conferma l’indisponibilità a finanziare questo suo progetto, il Bepo raduna i musicanti rimasti e fa comunque ripartire l’attività musicale. Tanto che la nuova Banda svolge il suo primo servizio per la processione di San Zenone il 9 Luglio del 1945. Tutti i giorni insegna ai nuovi allievi l’arte della musica e la tecnica dei vari strumenti e due volte la settimana dirige le prove dei musicanti effettivi. Nel giro di pochi anni crea una banda di più di cinquanta elementi molto ben preparata, che viene chiamata ad esibirsi per sfilate, processioni e concerti in provincia e fuori provincia sino ad arrivare ad esibirsi in concerto anche a San Remo. Negli anni ‘50 frequenta una scuola per maestro di banda e dopo aver sostenuto gli esami a Milano viene abilitato all’insegnamento della musica all’interno delle scuole elementari e medie. Su richiesta di Pietro Locatelli, che è il fondatore della Banda di Curnasco ed uno dei fondatori del Corpo Musicale di Vedeseta, nel 1950 inizia a dirigere anche quest’ultimo. Tanto per iniziare si trasferisce a Vedeseta per un mese intero. Durante questo primo periodo intensivo, esegue le trascrizioni dei libretti per tutti i musicanti, avvia la scuola allievi e dirige le prove della banda. Al termine di questo mese, ogni sabato torna in quel di Vedeseta per proseguire con il suo operato e tutto  questo sino al 1994. Insomma siamo di fronte ad una persona che alla Banda ha dedicato una vita intera. E tra uno squillo di tromba e l’altro ha partecipato alla vita politica, sociale e sindacale del territorio. Tant’è vero che per l’impegno profuso in questi campi viene insignito nel 1972 dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Nel gennaio del 1998, dopo 47 anni di direzione, lascia la bacchetta al nipote Omar ma non lascia la banda, che continua a seguire con passione. Nel 1999 in occasione di due concerti (14 marzo – BEPO’S DAY a Curnasco e 10 luglio a Vedeseta) dirige le bande di Curnasco e Vedeseta unite in un unico complesso, nell’esecuzione della marcia sinfonica AQUILA D’ORO.

OMAR COLOMBO

Omar, figlio di Virginio Colombo e Gisella Adobati e nipote del Maestro “Bepo”, nasce a Bergamo l’undici giugno del 1976. Ben presto si evidenzia la sua passione per la musica ed, infatti, all’età di dieci anni, dopo aver frequentato la scuola musicale diretta dal nonno, entra a far parte della nostra Banda suonando il sax contralto. Frequenta l’ITIS Marconi di Dalmine, conseguendo nel 1995 il diploma di perito elettrotecnico. In questi anni la sua passione per la banda si accentua sempre più tant’è vero che il nonno “Bepo”, gli regala un nuovo e fiammante sax per invogliarlo a continuare su questa strada. E Omar continua a percorrere la strada della musica. Durante l’estate, mentre le attività bandistiche sono sospese, s’incontra con gli altri amici saxofonisti per continuare a suonare. Insieme al fratello Juri crea la “Band” composta da chitarre, sax, clarinetto, tastiera, batteria e coro che per un certo periodo anima le funzioni religiose nella nostra parrocchia. La svolta avviene nel gennaio del 1998, quando il nonno Bepo, all’età di ottantadue anni, gli cede la bacchetta di maestro. A non ancora ventidue anni compiuti si ritrova tra le mani la banda che suo nonno ha diretto con tanta dedizione per cinquantun anni. Omar prende molto seriamente quest’impegno e lo stesso anno s’iscrive al “III Master per maestri di Banda” (della durata di tre anni) organizzato dall’Associazione Bande Musicali Bergamasche (ABBM). I progetti di Omar non sono però ultimati, nel 1998 inizia a frequentare corsi privati di clarinetto dal professor Claudio Carrara e dal 1999 frequenta un corso privato di teoria e solfeggio dalla professoressa Viviana Giolo con l’intenzione di qui a qualche anno di conseguire il diploma di clarinetto in conservatorio.

IVAN MAFFEIS

Ivan Maffeis nasce a Treviglio (BG) nel 1981. Si avvicina da subito al mondo delle bande, seguendo con regolarità le esibizioni del Corpo Musicale di Verdello, comune in cui risiede fino all’età di 30 anni. Nel 1991 inizia presso la Scuola Civica di Verdello lo studio del Pianoforte, che porterà avanti per diversi anni. Nel 1993 entra nel Corpo Musicale “Mons. Luigi Chiodi” di Verdello inizialmente come percussionista e in un secondo momento come saxofonista. Dal 2005 collabora come percussionista con il Corpo Musicale “E. Astori” di Nese.

Parallelamente, negli stessi anni si impegna in studi scientifici che lo porteranno a conseguire nel 2007 la Laurea in Fisica presso l’Università degli Studi di Milano.

Dal 2008 affronta lo studio della Direzione di Banda, frequentando principalmente i corsi organizzati dal Centro di Formazione Bandistica presso l’Associazione Bande Musicali Bresciane (ABMB) e coordinati dal Maestro Denis Salvini. Nei numerosi corsi e seminari seguiti dal 2008 fino ad oggi, ha incontrato altri docenti riconosciuti a livello internazionale quali i Maestri Bert Appermont, Lorenzo Pusceddu, Jose-Rafael Pascual Vilaplana, Ronald Johnson, Claudio Re, Andrea Gasperin, Lorenzo Della Fonte, Alex Schillings, Andrea Loss.

Tra le esperienze che hanno caratterizzato il suo percorso, si ricorda la partecipazione al progetto “Vivi la musica”, realizzato da diverse realtà musicali dei comuni di Verdello, Boltiere e Fara Gera d’Adda, e nel quale si è occupato della direzione di una banda giovanile, affrontando un repertorio adeguato all’organico coinvolto.

Dal 2011 è direttore del Corpo Musicale Bandistico “San Zenone” di Curnasco.